La tesi di Alessandro Guida presentata alla Facolta’ Dipartimentale di Ingegneria corso di laurea magistrale in ingegneria biomedica mette in luce l’utilizzo consapevole per monitorare gli ambienti laboratoriali.
In particolare è stata posta l’attenzione sul rischio chimico e biologico nelle unita’ di ricerca della prestigiosa Università del Campus Bio-medico di Roma
La valutazione del rischio è un aspetto fondamentale nella gestione della sicurezza, specialmente nel campo medico-ingegneristico. Questo approccio è essenziale per identificare e rispondere ai problemi potenziali causati da azioni errate o guasti in strutture di ricerca o ambienti ospedalieri.
“In particolare, nelle unità di ricerca, – precisa Guida nella pubblicazione – l’uso avanzato della tecnologia consente di monitorare due tipi specifici di rischio: chimico e biologico.
È importante riconoscere che questi rischi, essendo aleatori, possono essere difficili da valutare in termini di impatto e gravità. Inoltre, i danni associati a questi rischi possono avere effetti a lungo termine sulla salute”.
Nelle unità di ricerca e didattica dell’Università Campus Bio-Medico, sono state implementate misure precauzionali stringenti per gestire questi rischi.
La tesi esamina alcune delle unità di ricerca e didattica dell’UCBM, proponendo soluzioni per migliorare il “sistema sicurezza”.
“È importante notare che, nonostante gli sforzi per controllare i rischi, rimane sempre un certo livello residuo, che deve essere accettato come un compromesso necessario”, afferma l’autore della tesi.
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Alessandro Guida, autore della pubblicazione, ha per diversi giorni monitorato gli ambienti con il dispositivo E-roundme, dal quale ha potuto rilevare tutti i dati sensibili necessari per la stesura e l’elaborazione della tesi.
Un ringraziamento particolare al Relatore Prof. Leo Poggi e al correlatore Ing. Paolo Capriani.