La qualità dell’aria che respiriamo è fondamentale per la nostra salute. L’esposizione continua a gas nocivi senza un adeguato monitoraggio può portare a gravi conseguenze per l’organismo umano.
Di seguito, un’analisi dei principali gas da monitorare, i loro effetti sull’organismo e le malattie associate.
Principali gas da monitorare e i loro effetti sull’organismo
Monossido di Carbonio (CO)
- Provenienza: Combustione incompleta di combustibili fossili, riscaldamenti difettosi, motori a combustione interna.
- Effetti: Il CO si lega all’emoglobina formando carbossiemoglobina, riducendo la capacità del sangue di trasportare ossigeno.
- Malattie associate: Avvelenamento da CO, con sintomi che vanno da mal di testa e vertigini a perdita di coscienza e morte in casi gravi.
Diossido di Azoto (NO₂)
- Provenienza: Emissioni veicolari, processi industriali, combustione di biomasse.
- Effetti: Irritazione delle vie respiratorie, riduzione della funzione polmonare.
- Malattie associate: Asma, bronchite cronica, aumento della suscettibilità alle infezioni respiratorie.
Ozono Troposferico (O₃)
- Provenienza: Formazione secondaria da reazioni chimiche tra NO₂ e composti organici volatili in presenza di luce solare.
- Effetti: Irritazione delle vie respiratorie, infiammazione polmonare.
- Malattie associate: Asma, riduzione della funzione polmonare, esacerbazione di malattie respiratorie croniche.
Particolato Fine (PM₂.₅ e PM₁₀)
- Provenienza: Emissioni industriali, traffico veicolare, combustione di legna e carbone.
- Effetti: Penetrazione profonda nei polmoni, ingresso nel flusso sanguigno.
- Malattie associate: Malattie cardiovascolari, ictus, cancro ai polmoni, malattie respiratorie croniche.
Biossido di Zolfo (SO₂)
- Provenienza: Combustione di combustibili fossili contenenti zolfo, processi industriali.
- Effetti: Irritazione delle vie respiratorie, broncocostrizione.
- Malattie associate: Asma, bronchite cronica, esacerbazione di malattie polmonari.
Composti Organici Volatili (COV)
- Provenienza: Vernici, solventi, emissioni industriali.
- Effetti: Irritazione di occhi, naso e gola, effetti sul sistema nervoso centrale.
- Malattie associate: Alcuni COV, come il benzene, sono cancerogeni e possono causare leucemia.
Dati analitici sulle malattie conseguenti all’esposizione continua
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’inquinamento atmosferico è responsabile di circa 7 milioni di morti premature ogni anno a livello globale.
In particolare, l’esposizione al particolato fine (PM₂.₅) è stata associata a:
- Malattie cardiovascolari: Il 24% di tutte le morti per malattie cardiache ischemiche è attribuibile all’inquinamento atmosferico.
- Ictus: Il 25% delle morti per ictus è legato all’esposizione a inquinanti atmosferici.
- Malattie polmonari: Il 43% delle morti per malattie polmonari ostruttive croniche e il 29% delle morti per cancro ai polmoni sono attribuibili all’inquinamento dell’aria.
In Italia, l’inquinamento atmosferico è una delle principali cause di mortalità prematura. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, nel 2018 si sono registrate circa 50.000 morti premature attribuibili all’esposizione al PM₂.₅.
Importanza dei sistemi di monitoraggio
L’implementazione di sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria è cruciale per:
- Rilevare tempestivamente la presenza di gas nocivi e prevenire esposizioni prolungate.
- Informare la popolazione sui livelli di inquinamento e adottare misure preventive.
- Guidare le politiche ambientali per ridurre le emissioni e migliorare la salute pubblica.
L’OMS ha recentemente aggiornato le linee guida sulla qualità dell’aria, abbassando i livelli minimi di tolleranza per inquinanti come il PM₂.₅, il biossido di azoto e l’ozono, evidenziando l’importanza di un monitoraggio continuo e accurato.