Sicurezza, salute e qualità dell’aria: gli elementi da tenere sotto controllo per prevenire le malattie
Oggi non è cosa semplice rendere consapevole la collettività che il monitoraggio della qualità dell’aria è un aspetto essenziale per garantire ambienti sicuri e salutari, soprattutto in luoghi chiusi come uffici, laboratori, scuole e abitazioni. Ma anche in ambienti outdoor soprattutto in quei luoghi ad alto rischio fughe di gas o incendi causati da sostanze pericolose.
Inutile aggiungere che il controllo accurato di gas e parametri ambientali non solo contribuisce a preservare la salute delle persone, ma consente anche di prevenire incidenti, migliorare la qualità del lavoro e proteggere le strutture.
Di seguito abbiamo fatto una lista per esplorare l’importanza del monitoraggio dei principali gas e parametri ambientali e come l’utilizzo di strumenti di misura avanzati possa garantire il rispetto delle normative e la sicurezza.
1. Gas Volatili Totali (TVOC)
I Composti Organici Volatili Totali (TVOC) includono una vasta gamma di composti chimici presenti nell’aria, rilasciati da vernici, solventi, adesivi e materiali di costruzione. L’esposizione prolungata a elevati livelli di TVOC può causare irritazioni a occhi, naso e gola, nonché mal di testa e affaticamento. Il monitoraggio costante consente di ridurre i rischi associati a questi composti, migliorando la qualità dell’aria e il benessere delle persone.
2. Anidride Carbonica (CO2)
Il monitoraggio della CO2 è cruciale per mantenere adeguati livelli di ossigenazione degli ambienti chiusi. Livelli elevati di anidride carbonica possono causare sonnolenza, riduzione della concentrazione e malessere. La ventilazione adeguata, suggerita dai valori di CO2, è fondamentale per garantire un ambiente produttivo e sicuro.
3. Monossido di Carbonio (CO)
Il monossido di carbonio è un gas incolore e inodore, ma altamente tossico. Anche basse concentrazioni possono essere pericolose per la salute e l’esposizione prolungata può provocare gravi danni al sistema nervoso centrale e persino la morte. Il monitoraggio costante del CO è essenziale soprattutto in aree industriali, cucine e locali con impianti di riscaldamento a combustione.
4. Biossido di Azoto (NO2)
Il biossido di azoto è un inquinante comune derivante dai processi di combustione, come i motori a combustione interna e gli impianti industriali. L’inalazione di NO2 può aggravare le malattie respiratorie e influire negativamente sulla salute dei polmoni. Il monitoraggio permette di identificare rapidamente livelli pericolosi e adottare misure correttive.
5. Metano (CH4)
Il metano è un gas altamente infiammabile e rappresenta un rischio significativo in ambienti industriali e laboratori. Inoltre, è un potente gas serra che contribuisce al riscaldamento globale. Monitorarne le concentrazioni è essenziale per prevenire incendi ed esplosioni, oltre a ridurre l’impatto ambientale.
6. Temperatura e Umidità Relativa
Il controllo della temperatura e dell’umidità è fondamentale per garantire il comfort e la sicurezza degli ambienti chiusi. L’umidità relativa troppo alta può favorire la crescita di muffe e funghi, mentre livelli bassi possono causare secchezza delle mucose e problemi respiratori. Mantenere questi parametri sotto controllo è importante per la salute delle persone e per preservare materiali e apparecchiature.
7. Rumore Ambientale
Anche il rumore ha un impatto significativo sul benessere e sulla produttività. Esposizioni prolungate a livelli di rumore eccessivi possono causare stress, disturbi del sonno e persino danni permanenti all’udito. Monitorare il rumore è importante per garantire che gli ambienti di lavoro rispettino le normative vigenti e per promuovere il comfort acustico.
8. Pressione Atmosferica
Il monitoraggio della pressione atmosferica è essenziale in contesti come laboratori e industrie chimiche, dove variazioni della pressione possono influenzare i processi chimici e la sicurezza dei lavoratori.
E non finisce qui. Infatti per ottenere un monitoraggio ancora più dettagliato e specifico, è possibile espandere le funzionalità dei dispositivi attraverso il monitoraggio delle cosiddette polveri sottili (PM1.0, PM2.5, PM10), particelle estremamente dannose per il sistema respiratorio. Quest’ultime penetrano profondamente nei polmoni e possono causare gravi patologie cardiache e respiratorie. La loro misurazione è cruciale nelle aree urbane e in prossimità di impianti industriali.
- Ma vediamo altre sostanze davvero insidiose che andrebbero continuativamente monitorate:
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- Formaldeide (HCHO): Gas altamente tossico e cancerogeno, presente in vernici e rivestimenti.
- Ossigeno (O2): Monitorare i livelli di ossigeno è essenziale in spazi confinati per prevenire situazioni di asfissia.
- Ammoniaca (NH3): Gas irritante utilizzato in vari processi industriali e come refrigerante.
- Anidride Solforosa (SO2): Derivato dalla combustione di combustibili fossili, è irritante per le vie respiratorie.
- Idrogeno (H2): Gas altamente esplosivo e infiammabile.
- Acido Fluoridrico (HF): Corrosivo e tossico, usato nei processi industriali di pulizia e incisione.
- Acido Cianidrico (HCN): Estremamente tossico, necessita di un monitoraggio rigoroso in settori chimici.
- Acido Cloridrico (HCl): Utilizzato in processi industriali, può causare gravi danni ai tessuti.
- Biossido di Cloro (ClO2): Utilizzato per la disinfezione dell’acqua, è tossico a elevate concentrazioni.
- Metilmercaptano (H4S): Gas maleodorante e tossico, utilizzato nella produzione chimica.
- Bromo (Br2): Gas irritante e corrosivo, utilizzato in vari processi industriali.
Insomma, per concludere il monitoraggio dei gas e dei parametri ambientali è una pratica essenziale non solo per garantire la sicurezza e il benessere delle persone, ma anche per assicurare il rispetto delle normative e la qualità complessiva degli ambienti. Normative che nel tempo diventeranno sempre più stringenti e che obbligheranno l’integrazione di dispositivi di misurazione avanzati per consentire un controllo preciso e personalizzato in base alle esigenze specifiche del contesto.