La Direttiva UE 2024/2881, approvata il 23 ottobre 2024, introduce nuove regole per migliorare la qualità dell’aria in Europa, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico a livelli non dannosi entro il 2050.
Questo importante aggiornamento legislativo rifonde e migliora le direttive precedenti (2004/107/CE e 2008/50/CE), allineandosi alle più recenti raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Gli obiettivi della direttiva
La Direttiva si pone alcuni fondamentali punti. Ovvero stabilire valori limite per inquinanti come particolato fine (PM2.5, PM10), biossido di azoto (NO2), ozono e idrocarburi policiclici aromatici, ridurre del 55% l’impatto dell’inquinamento sulla salute entro il 2030, promuovere l’uso di tecnologie per il monitoraggio e la modellizzazione della qualità dell’aria e garantire il diritto a un ambiente sano e pulito, in linea con il Green Deal Europeo.
Come l’Italia dovrà recepire la direttiva
L’Italia è chiamata ad adeguare le sue normative entro il 30 giugno 2025, applicando i seguenti obblighi:
- Monitoraggio Rafforzato: Installazione di punti di rilevamento nelle zone più critiche, incluse aree urbane densamente popolate e siti industriali.
- Piani per la Qualità dell’Aria: Preparazione di strategie a lungo termine e interventi a breve termine per rispettare i nuovi valori limite.
- Trasparenza e Informazione: Implementare sistemi digitali per informare cittadini e istituzioni sui livelli di inquinamento in tempo reale.
Le sanzioni
Gli Stati membri, inclusa l’Italia, dovranno garantire sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive per il mancato rispetto dei limiti di qualità dell’aria. Tra le misure previste vi sono multe significative per le autorità locali o imprese responsabili del superamento dei valori limite e risarcimenti per i cittadini danneggiati dall’inquinamento, come previsto dagli articoli 19 e 20 della Direttiva.
Implicazioni per la società e l’ambiente
L’attuazione della Direttiva porterà quindi a una riduzione della mortalità prematura causata da inquinamento atmosferico, alla salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi e all’incremento di opportunità economiche nei settori delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile.
La Direttiva UE 2024/2881 rappresenta una pietra miliare nella lotta all’inquinamento atmosferico, ma il successo dipenderà dall’impegno congiunto di istituzioni, imprese e cittadini.
L’Italia, con le sue peculiarità ambientali e territoriali, dovrà puntare su innovazione tecnologica, sensibilizzazione pubblica e politiche integrate per rispettare gli ambiziosi obiettivi stabiliti.